Vocazione celeste
Di rosa e d'oro tinte le onde già s'approntano
ad incontrare Notte che in dono reca Zeffiro
muto creator di crespe. Un gracidare speso
un rapido frinire... il prigionier d'argento
nel salto si cimenta diretto verso il sole.
Ma il buio lo richiama l'avvolge, lo rinserra.
Nuvole rosse mirano Apollo e i suoi destrieri
che chiudono il cammino sfiorando seni e fianchi
di vette ombrose e gelide che grate il volto accendono.
La riva allora tace, immota si fa l'onda
si spezzano i respiri: solo un guizzo nell'aria
proteso verso il cielo.
Di rosa e d'oro tinte le onde già s'approntano
ad incontrare Notte che in dono reca Zeffiro
muto creator di crespe. Un gracidare speso
un rapido frinire... il prigionier d'argento
nel salto si cimenta diretto verso il sole.
Ma il buio lo richiama l'avvolge, lo rinserra.
Nuvole rosse mirano Apollo e i suoi destrieri
che chiudono il cammino sfiorando seni e fianchi
di vette ombrose e gelide che grate il volto accendono.
La riva allora tace, immota si fa l'onda
si spezzano i respiri: solo un guizzo nell'aria
proteso verso il cielo.
Versi di Peppino Cinà aka Leo Sinzi
FOTO RACCONTATE DAL MEDESIMO AUTORE QUI: https://passeggiateitaliane.blogspot.com/

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