L’aria mulinava le foglie dei boschetti
tra terra e cielo, schiacciandole
sul porto del Mediterraneo.
Dai frammenti di ceramica
(l’artista aveva decorato il sogno)
si staccavano minuscoli animali
si animavano, camminando lo spazio
insieme alle foglie. La luna
tra nuvole scure.
Irreale la scena. Il vento, gli elementi. Melina e Michele
seduti sulla panchina spalle al mare.
«Nell’Universo dell’immaginazione
non ti vedo, ti sento.
Siamo Energia
invisibili.
Capita per la legge di attrazione.
Ci annulleremo?
Sì».
Melina non ci aveva mai pensato.
Carezzò la lucertola che risaliva
il braccio. I capelli neri
un maglione verde spento.
Si rannicchiò in se stessa
divenne una macchia d’inchiostro.
(Versi tratti da Leo Sinzi dal racconto di Franca Canapini "Melina - una storia surreale")
Foto di Leo Sinzi (zio-silen)
2 commenti:
Tutto molto suggestivo.
Melina ringrazia
Romanticismo+visionarietà: accoppiata vincente.
Roby
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