domenica 22 marzo 2020

Nemico invisibile (coronavirus)



Arriva nell'inverno di un mattino
incoronato re. Nessuno sa
che porte abbia varcato. Stìgio incede
inonda valli e piane. Le colline
asperge al suo passaggio. Acquabrina? No
è l'uomo nel metrò, ti siede accanto
è il trapassato in fila... che  paura!, un bacio 
cancellato, mani al vento, l'acquasantiera
asciutta, mascherine e il pane inscatolato.  
Larva astrusa che nello specchio appare:
è in te... sei tu.


Versi e foto di Leo Sinzi (zio-silen) G.C.




4 commenti:

Francesco ha detto...

Complimenti per questa poesia da apprezzare pur nella sua espressione tragica.
Mi piacerebbe sapere se con quel "tu" finale, l'autore intenda riferirsi a se stesso, al mondo o ad altri?

Leo Sinzi (zio-silen) ha detto...

Grazie Francesco. Quel "tu" si riferisce all'Umanità cieca e sorda.

Cettina ha detto...

Lirica intensa e commovente.

"Trapassato" qui è eufemismo di passato a miglior vita. Vero?

Leo Sinzi (zio-silen) ha detto...

Cara Cettina, alla tua domanda rispondo con un "quasi".
"Trapassato" sta per morto in potenza, anziano a perdere
(nella visione di alcuni medici e leader politici).