Obito
Occhiuta, nella nebbia, cerchi un nome. Di ghiaccio il tuo respiro nel tra-vaglio del prediletto per l'ultimo sfaglio. L'usbergo sbrindellato, ricorro la mia vita di peccato. E quando ti allontani nell'aurora, volo leggero come un aquilone. La tua falciòla lievita nel petto.
Versi e foto di Peppino Cinà aka Zû Pippinu
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