LABIRINTI
Percorre labirinti la mia notte di spettri muti e scrocchi di fasciame. Son cieco sulla tolda, alzo le mani al vento di tempesta malandrino e mi stringo al tuo seno. La paura dispare come raffica sicaria a un niente dal bersaglio designato.Versi di Peppino Cinà aka Zû Pippinu
Nessun commento:
Posta un commento