Tramonto toscano e Firenze con la Primavera del Botticelli nel prato colorato di nontiscordardimé, il Genio degli innumerevoli Artisti tangibile per strade e piazze, Benvenuto Cellini sul Ponte Vecchio, il Crocifisso di Cimabue ferito dalle acque alluvionali del 1966, il Ponte di Santa Trìnita con le sue quattro Stagioni, io, le mie foto, i miei versi.
Tramonto toscano
Cielo di pecorelle schiara e ombreggia
dolci colline di vitigni ornate
e stanno i girasoli a rimirare
l'oro d'Apollo con la sua quadriga.
I verdi pioppi ondeggiano lontano
e dietro, i merli, in fila, fan ricamo
su torri e campanili, lì a svettare.
Dal fiume, lento lento, un mormorio:
é l'ora, sembra dire, del tramonto.
Versi e foto di Peppino Cinà
Firenze, amore
Rinasce "Primavera" ed io, suo figlio,
rinasco tra i nontiscordardimé.
Mi nutro di bellezza e meraviglia,
mi muovo barcollando sotto il carico
del Genio che profuma strade, piazze,
i ponti sopra l'Arno, nell'abbraccio
dei versi colorati dal tramonto.
Poi, cuore a cuore al "Benvenuto" muto,
m'involo, tra riflessi della luna,
sulle acque dell'insulto a Cimabue
e tondo a "Santa Trìnita" rifiato.
Ascolto le Stagioni, innamorato.
Versi e foto di Peppino Cinà
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