Il blog si propone di raccogliere le poesie di Leo Sinzi / zio-silen (al secolo: Peppino Cinà) - per lo più in lingua siciliana (palermitana) -, di sua moglie Melany e di eventuali altri Autori, per condividere emozioni con i suoi visitatori. Esso non persegue scopi di lucro e viene aggiornato senza alcuna periodicità, pertanto non può essere considerato né una testata giornalistica né un prodotto editoriale, ai sensi della legge 62 del 7/3/2001.
mercoledì 11 marzo 2009
IL PANE FRESCO
Una povera vedova, costretta a cucire e rammendare
i panni degli altri per assicurare il pane ed il
companatico a sé stessa e alla propria figlioletta,
di buon mattino manda quest'ultima dal fornaio sotto
casa raccomandandole di farsi dare del pane fresco.
La bimba, ubbidiente, scende le scale, entra nella
bottega e si rivolge al garzone: "Vorrei due pagnotte
fresche, per favore". Il ragazzo prende due pani appena
sfornati, li consegna alla ragazzina e mette nella cassa
l'euro richiesto. La piccola, perplessa, ripone
il suo acquisto nella capiente borsa di tela ed esce
senza proferire parola. Giunta a casa si rivolge, accorata,
alla madre: "Mamma, mamma perdonami! Non è colpa mia!
Come avevi raccomandato, ho chiesto del pane fresco fresco
ma Ciccio me lo ha dato caldo caldo". Intanto una lacrima
cadeva sulla pagnotta e si trasformava lentamente in vapore.
Leo Sinzi G.C.
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