IL MONTE DI VENERE
Percorro i mondi - sassi, crateri - per la dimora per il piacere. Venere, rorida stella, m'attrae: vedo un boschetto sopra una rosa. Corro alla posa. Sorvolo il monte in furia e fretta sfioro la vetta. Il cargo accede al suo rifugio. Più non indugio.
Versi e foto di Peppino Cinà aka Zû Pippinu
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