L'ora nuda
L'ora più fredda è la crepuscolìna
nuda, insinuata tra notte e mattina.
Un uomo ondeggia in fondo alla via;
passìto e grappa gli fan compagnia.
Il grillo ïntona l'ultimo canto
sul ramo del cipresso, al camposanto.
Sirio si spegne al tramonto d'Orione,
s'abbuia pure il vegliardo lampione.
Laura sta alla finestra, attende il giorno.
Il pane indora e crocchia nel forno.
Versi di Peppino Cinà
Per ascoltare questa poesia declamata (con piccole variazioni) dall'autore clicca:
La raccolta, su YouTube, delle poesie in vernacolo di Peppino Cinà si trova qui: https://www.youtube.com/channel/UCHynb6ivPqt3WrLUpIR0wew/videos
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