L'indicibile diviene dicibile
rimanendo indicibile, planante
sulle sottili sfumature dei suoni.
Fantasmagorie percorrono gli spazi
intorno a noi nella bruma densa
striata di porpora, di viola
e frastornano di angoscia gotica
tra lande tempestose di collina.
Regressione ai secoli oscuri,
paradigma perfetto per i misteri,
per i mali del mondo nelle scorie dei sentimenti.
Aborro gli orpelli, i gioielli di fiamma
inconsistenti, le frasi d'occasione
buone e false, i silenzi forzati,
il "benaltrismo", le illusioni interrotte.
Mi rimetto alla natura, alla materia oscura,
col desiderio di schiantare la realtà
di risolvere il rebus del domani.
Chiudo gli occhi e ascolto...
Versi di Vincenzo Cusimano
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La tavola è imbandita in attesa
dei commensali. Calici d'opale scintillano
alle fiammelle quasi estinte.
La tovaglia è un velo da sposa,
ricamato di stelle sbrecciate,
abbandonato nella sala affrescata di cielo.
L'acqua, tramutata in vino,
verrà servita da coppieri ciechi,
il vitello grasso immolato al figliol prodigo.
Fuori, al buio, gli ospiti bussano alla porta.
Ma non varcheranno la soglia,
non banchetteranno. Torneranno indietro
Dicibile e Indicibile si combattono,
si temperano al calore mite dell'autunno.
L'uno svela il dolore, lo fa scivolare
nella speranza di giorni disattesi.
L'altro è verità nel caos dei pensieri:
coriandoli di poesie, novelle
per la biblioteca di Babele.
Dicibile e Indicibile sono dune di pietra
nel nostro deserto.
Versi (sbrilluccicanti alla lettura di Leo Sinzi) tratti dalla poesia "Dicibile e Indicibile" di Vincenzo Cusimano.
abbandonato nella sala affrescata di cielo.
L'acqua, tramutata in vino,
verrà servita da coppieri ciechi,
il vitello grasso immolato al figliol prodigo.
Fuori, al buio, gli ospiti bussano alla porta.
Ma non varcheranno la soglia,
non banchetteranno. Torneranno indietro
lasciando le sedie vuote.
Dicibile e IndicibileVersi di Vincenzo Cusimano
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Dicibile e Indicibile si combattono,
si temperano al calore mite dell'autunno.
L'uno svela il dolore, lo fa scivolare
nella speranza di giorni disattesi.
L'altro è verità nel caos dei pensieri:
coriandoli di poesie, novelle
per la biblioteca di Babele.
Dicibile e Indicibile sono dune di pietra
nel nostro deserto.
Versi (sbrilluccicanti alla lettura di Leo Sinzi) tratti dalla poesia "Dicibile e Indicibile" di Vincenzo Cusimano.
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L'utile e l'inutile
Immagina un sentiero
sotto le pergole, tra ombre brulle
popolate di sogni sull'utile e l'inutile.
Utile è il ricordo: palazzo dei pensieri,
essenza della vita vera,
panno che cancella la realtà,
droga del divenire, canto sotto la luna,
sonno del giusto, castello di carte
al riparo dal vento, poesia senza senso.
Inutile è: incedere lungo il crinale,
sostando ad ogni radura, riga
sul diario dalle pagine sempre bianche,
labbra strette dopo una carezza,
futuro dentro teca di cristallo.
Versi (sbrilluccicanti alla lettura di Leo Sinzi) tratti dalla poesia "L'utile e l'inutile" di Vincenzo Cusimano.
Foto di Leo Sinzi
La raccolta, su YouTube, delle poesie di Leo Sinzi (zio-silen) si trova qui: https://www.youtube.com/channel/UCHynb6ivPqt3WrLUpIR0wew/videos
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