Quel giorno sulla collina, sotto il melo,
sciolse i lacci del mio corpetto. Sentivo
il profumo del cuoio dei suoi stivali
e della pomata dei baffi. Sentivo
il morbido velluto del panciotto,
la pelle di grana sottile, i capelli
neri, lucenti. Avvolta da un’onda
d’acqua-vento, mi abbandonavo
e mi portava via. Via
dal fango attaccato agli zoccoli,
dal gelo che screpola le mani
le fa sanguinare, dagli escrementi
delle galline, dal rumore ossessivo
del telaio - dal sudore di Renzo
al ritorno dai campi - dall'amaro
pane di segale, dall'afrore del letame,
dal prurito delle calze di lana, dal fumo
unto della cappa del camino. Via
almeno per un istante.
Versi tratti dal racconto di gabriella - "Un'altra Lucia" - pubblicato sulla Vetrina del Club dei Poeti il 30 Gennaio 2007; incolonnati, con ritocchini di assestamento verticale, da Leo Sinzi (zio-silen) nel commento reso il 30 dicembre 2019.
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