proseguo come un ramingo.
Il vento soffia forte.
Guardo la pioggia, perfora
il fiume: è incontro, guerra
amplesso. Ho dipinto quelle acque.
Mai ho trovato la tonalità. Voglio
tuffarmi, studiarle da vicino
carpire i colori. Taglio i fili?
Sogghigno. Sputo. Un brivido
mi percorre la schiena, si schianta
sul cranio. Ho voglia di dipingere.
Sono vivo. Carne, ossa, nervi, tutto
si riassesta. Guardo indietro.
Sono lontano da casa. Corro.
La nebbia si dirada.
Mi catapulto sulla strada.
Due fari lanciati come saette
passano in quel momento.
Riduzione in versi di Leo Sinzi/zio-silen (come da commento reso il 09 Ottobre 2019) di un tratto del pregevole racconto di Etelete titolato "Il cerchio del destino", pubblicato sulla Vetrina del Club dei Poeti il 5 Marzo 2006.
Foto di Leo Sinzi
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