giovedì 23 febbraio 2017

Eri più bella della più bella della scuola



Eri più bella della più bella della scuola

Gesù, quanto ho creduto
nel lucida labbra.
Non ho mai creduto
nei diminutivi, nei vezzeggiativi ma, Gesù,
il lucida labbra...
una laguna, un’oasi, un paradiso, un miraggio,
il riflesso di un miraggio.
Ma erano solo le luci, i faretti appesi, gli specchi,
era tutto un gioco, il riflesso di un gioco.
Ma eri più bella della più bella della scuola.
Avevi gli scaldamuscoli ai polpacci.
I fianchi fatti apposta per essere cinti,
il collo per essere sfiorato.
Eri atletica
più atletica della più bella della scuola.
Avevi un unico neo
ed era bellissimo.
E ho creduto tutto quello che ho potuto
in un pomeriggio, l’ho visto riflesso
nelle tue labbra per un attimo.
Se m’avessi baciato sarei morto.
Invece è morto il pomeriggio,
sepolto nella sera.
Rinasceva primavera. Il Carnevale
si portava via la mia maschera
e insieme a lei me.
Ma era il riflesso di me. Ora lo so,
ed eccomi qui.



Versi di Stan

Foto di Leo Sinzi (zio-silen)

3 commenti:

Stan ha detto...

Ehi, buongiorno caspita che piacere ritrovare un proprio scritto altrove
A presto
Stan, quello del club, sono io: stanlaurel-wordpress.com
Ancora piacere

Leo Sinzi (zio-silen) ha detto...

Ciao, Stan

grazie per la gradevole poesia e per essere passato di qui.

Stan ha detto...

Mi sono accorto di avere scritto male il link al mio blog:
https://stanlaurel.wordpress.com/

Ciao e buona domenica

Stan