L'identità dei particolari
Ti sono sufficienti pochi tocchi
sapienti, ovvio ci tieni
per ricordarlo a tutti (e a me
seduto davanti)
cosa sei stato, cosa sei
tu che di anni ne avrai
settantacinque almeno
(alcuni penseranno a un tipo strano).
Basta l'ostinazione di un ciuffetto
(quattro capelli legati a codino);
il fossile di un vecchio braccialetto
fatto di fili lisi e stinti;
l'apparizione di Platone
spuntato a un tratto dalla confezione
feltrinelli.
Chiedi all'autista – "è questa la fermata
per gli Uffizi?". Il pigro accenno di un sì
ti rimette un attimo a sedere.
"È questa oppure..." – e i tuoi puntini muoiono.
Ringrazi e sembri piovuto da Marte
le lenti spesse, la voce gentile.
Così ti guardo scendere: ti fermi
un momento, poi ti lasci cadere
a corpo morto fra le braccia dell'Arte.
Versi di Pale Shelter
Foto di Leo Sinzi/zio-silen
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