venerdì 31 marzo 2017

Oppido Lucano


Oppido Lucano

Miti colline, "Sant'Antuono" in fiore
negli occhi tuoi ritornano. Radici:
profumo formidabile. Memoria.

Il pane molle di coriacea terra.
Il "verro" solo il giorno della festa.
Il nonno soffia il fuoco, batte il ferro.


È tutto dentro un quadro
nei tuoi occhi. Le lacrime
pennellano ricordi. 


Palmira si fa largo nella nebbia:
il Bràdano, la Murgia ed il Montrone.
L'aurora, al Belvedere, è così bella.
C'è musica sui merli del castello.



Esercizio di "personalizzazione" di Leo Sinzi/zio-silen. Come base: la pregevole poesia "Oppido" di Paolo_C pubblicata, in data 30/03/2017 sulla Vetrina del Club dei Poeti.
_____________________________

Oppido

Il paese, esteso fiore
dei tuoi occhi, ritorna:
formidabile tra la terra odora
nel presente della memoria.
Il pane molle dalla pietra,
il porco della festa
ed il nonno che
il soffio dona al ferro.
Tutto lì come un quadro
che guardo dai tuoi occhi,
e se piangi si fa ricordo. 


Paolo_C 

Foto di Leo Sinzi/zio-silen

Nessun commento: