giovedì 2 febbraio 2017

Un soffio di vento alla fermata dell'autobus


Un soffio di vento alla fermata dell'autobus

Gesti armoniosi:
dipinge parole
su immaginaria tela.
Africo, alle sue spalle,
gonfia l’ampia gonna
sopra tornite cosce 

ricamate.

L’autobus tarda
raddoppia la mia attesa...
arriva prima il vento ad esibire
il quadro incorniciato dalla veste:
"vernice" di due natiche dipinte
dal sole, e un filo azzurro.


Si accorge del mio sguardo,
maliziosa,
per nulla imbarazzata mette giù
quel lembo, len ta men te
come a sotto-linearsi compiacente.
Poi prende al volo il quindici
barrato ed in un batter d'occhio se ne va.
Mi sa di aver sbagliato la rincorsa:
lo zero/due sorpassa... ed è l'ultima corsa.



Esercizio poetico di Leo Sinzi/zio-silen. Come base: il pregevole racconto breve di Indio
pubblicato  il 31 Gennaio 2017 nella Vetrina del Club dei Poeti.
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 Un soffio di vento alla fermata dell'autobus

Gesticolava armoniosamente verso l’amica, come pittrice di parole narrate su una immaginaria tela.
Il vento, alle sue spalle, si divertiva con l’ampia gonna, gonfiandola e rigonfiandola fin sopra le ricamate cosce.
L’autobus tardava e la mia attesa si fece doppia: intonai la Danza del Vento…e arrivò prima il vento
a scoprire un quadro incorniciato dalla sua stessa veste.
Catturai quei pochi istanti, "vernice" di due natiche dipinte dal sole e un filo azzurro che separava il mondo.
Si accorse di me
ricambiò lo sguardo malizioso
sorrise e, per nulla imbarazzata,
mise giù quel lembo di veste lentamente.
Molto len ta men te,
come a voler sottolineare la compiacenza di quanto aveva mostrato.
Poi elegantemente salì sul quindici barrato e con lui si allontanò.
Ancora una volta avevo sbagliato qualcosa:
aspettavo
lo zerodue
...ed era l’ultima corsa.



Racconto breve di Indio

Foto di Fabiuss

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