martedì 30 maggio 2017

Torna a quei dettami...


Torna a quei dettami...

Madre di fiero e audace combattente
che generoso barattò la vita
con quella libertà da te sì ambita,
tutto oggi inficia abietto discendente:


per tornaconto, irresponsabilmente,
ha aperto nel tuo fianco una ferita,
che fa infettare a indegno parassita
inoculato prepotentemente.


Scuotiti madre, fa' vedere i denti
a chi di te vuol fare una puttana
aperta a tutt'e cinque i continenti!


Indossa nuovamente la sottana,
e torna a quei dettami antecedenti
quest'invasione scriteriata e arcana.



Mouse 


Foto di Leo Sinzi
__________________

Questo sonetto metapoetico e polisemantico - pubblicato sulla Vetrina del Club dei Poeti il 30 Maggio 2017 -  racconta della "poesia-madre" che rischia di perdersi a causa delle aperture all'invadente new style affluente dai cinque continenti. Unica difesa: il ritorno ai "dettami antecedenti"... agli insegnamenti canonici.

Libera interpretazione di Leo Sinzi (zio-silen).

Altri vi scorgono una invettiva etico-sociale. Paradigmatico, in tal senso, il commento - in Vetrina - del valente Epitteto:

«Sonetto di invettiva etico-sociale come ai tempi corrente nell'Ottocento poetico. Il tono solenne, minaccioso e addolorato mette in evidenza le laceranti ferite di una Madrepatria colpita a morte da figli indegni corrotti e violenti.
Tornare agli antichi dettami che fecero grande e unita la nostra Nazione col sangue di martiri ed idealisti? Mah, il semplice osservare degli eventi sempre più perniciosi parrebbe sconfortare ogni ottimismo. Ma chissà, a volte gli anticorpi immunitari riescono nell'impresa di neutralizzare ed isolare le estraneità perniciose. La teoria dei corsi e ricorsi del Vico farebbe ben sperare...
Evviva allora la sottana turrita!
Testo classicheggiante di notevole fattura poetica, che mai stanca
»;


o, come Paolo C, un sentimento patriottico: 

«Condivido il sentimento patriottico che muove questo sonetto. Anche la scelta del sonetto, ovviamente, non è casuale, in quanto componimento tipico della nostra letteratura e che ha contribuito a  renderla unica grazie a illustri nostri connazionali che lo hanno usato con  assoluta maestria».



1 commento:

Anonimo ha detto...

Bella poesia. Mi convince l'interpretazione di Leo.