martedì 24 gennaio 2017

Grane

 
Grane*

Il vento porta dove non siamo.
Ispira vite il Crepuscolo

scrive destini
in questa grotta.
 

Gli Asi di Odino tessono
guerre in mari di sangue
muoiono draghi.
 

Bruciate, dèi.
Bruciate la fine!
Incendiate il nuovo inizio!
 

Cavalco la pira di fuoco
navigo il nostro amore
su ali di mandrie divine.
 

Mio dolce sogno
l'anello ormai è colmo

di brace.



*"Grane - discendente del destriero di Odino - è il cavallo di Brunilde
sul quale la Valchiria cavalcò la pira di fuoco immolandosi, dopo la morte
dell'amato Sigfrido, agli dèi del crepuscolo che scrivevano il destino dell'umanità".
                                                                                                          P.D.M.


Esercizio di personalizzazione di Leo Sinzi/zio-silen. 
Come base: la pregevole poesia "Grane" di Paolo De Martini (Dema)
pubblicata sulla Vetrina del  Club dei Poeti il 23/01/2017.
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Grane

Il vento
mi porta dove non
ci siamo mai abbracciati
il Crepuscolo
ispira la mia vita,
scrivendo il tuo destino
in questa grotta.
Guerre,
tessono Asi
e in mari di sangue
muoiono i draghi.
Bruciate dei,
bruciate la fine
e incendiate il nuovo inizio.
Cavalco
la pira di fuoco
navigando il nostro amore
sulle ali delle mandrie
del dio.
Mio dolce sogno,
l'anello è ormai
colmo di brace. 


Paolo De Martini (Dema)


Foto di Fabiuss. Elaborazione grafica di Leo Sinzi.

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