giovedì 1 settembre 2016

Soffia…


Soffia…

Volteggiano a mezz’aria
carte, cartoni, polveri
e lo scirocco impazza,
stride, spadroneggia
untuoso, si sollazza.

Il nonno rincorre il suo cappello
che va facendo cerchi per la strada
tra gambe frettolose, saltellando
nei vortici che spazzano sermenti.
È un giorno come un altro:
un giorno in cui le nuvole dall'alto
sbuffano sulle teste. Insofferenti.

Si gonfiano le vesti delle donne,
s’incollano sui visi sorridenti.
Le mani indaffarate a ricomporsi,
crêpe e tartan garriscono nel vento.
E ridono i passanti a quella vista,
a deprecare solo i malvedenti*.

La burla dura un po' (...magari molto).
Giammai qui s’era vista tanta terra
tingere il cielo: mondo capovolto.
Poi, ad un tratto, l'africo contrae,
muore, e vien fuori tutto un altro tempo.
Pochi minuti e.. pioggia... sì, ma tanta.
Piove - suol dirsi - come Dio la manda.



*("Malvedente" qui come sinonimo di codino, bigotto)



Esercizio di personalizzazione di Leo Sinzi/zio-silen.
Come base: la pregevole poesia di Trimacassi,
di pari titolo, pubblicata  nella Vetrina del Club dei Poeti. 

Foto di Fabiuss