lunedì 18 gennaio 2016

Il mondo... un mattino d'aprile


Il mondo... un mattino d'aprile

Dal buio monta implacabile tenebrosa marea
tutto avviluppa, sbriciola, distrugge senza posa:
i tetti, il campanile, i ponti sul ruscello,
strade, muraglie, arbusti, querce, fiori rari
i teneri virgulti.
Spande il suo fiato fetido: sono macerie
grida e pianti. E fughe vane. 
Dal fondo di un deforme groviglio polveroso 
un gemito si leva.
Allora: all'armi all'armi! in guerra contro il tempo
si affilano le unghie, i denti. Pure il cuore.
Due occhi grandi cercano rifugio 
al fin lo trovano
e mille mani plaudono la luce
il suo ritorno.



Versi di Leo Sinzi


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