lunedì 9 marzo 2009

La spiaggia dei fuochi



La spiaggia dei fuochi

Nella spiaggia dei fuochi si levano bagliori
nell'aria e sulla pelle.
 
Forti, giovani cuori vivono nuovi amori: 
languidi son gli sguardi, tenere le parole
quali sigilli impressi 
laddove l'onda infiacca.
 
Strade dorate corrono liquide praterie.
Scalando l'orizzonte, pallido l'astro appare e s'alza

cresce, arrossa.
 

Zagara reca il vento ad inebriar le menti.
Carezze, umidi baci bruciano ventre e petto.
Silenti corde suonano struggenti sinfonie.
 

Cupido ferma il tempo: spezza all'ore le lance
nega il fluir del mare e là sulla scogliera

rompe del lume il giro.
Anche il vento si tace, resta solo magia.






Foto e versi di Leo Sinzi

Nessun commento: